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Come si cambia…

Grazie ai ricordi di Facebook, mi è tornata davanti una cosa che avevo fatto giusto quattro anni fa, una cosiddetta vision board, cioè, secondo una definizione trovata on line  un collage di immagini, immagini e affermazioni dei propri sogni e desideri, progettato per fungere da fonte di ispirazione e motivazione.
Diciamo che è anche un po’ un modo per raccontare se stessi e le cose di cui ci si occupa.
Ecco la vision board di quattro anni fa, alla vigilia di un’altra Lucca Comics

Ed ecco la vision board di oggi, forse più scarna, ma che mi soddisfa di più, anche perché riflette quello che sono diventata, le cose che mi sono lasciata indietro e le cose che amo.

Comunque, mi sono abbastanza riconosciuta in alcune cose che ha detto Thomas Scalera, alias Il Vecchio Nerd, durante la sua bella intervista con I Robotti del Giornalista: anche io, come lui, sono reduce da parecchie disillusioni e delusioni, anch’io ho trovato nuovi spunti in passioni che risalgono alla mia prima giovinezza e che in realtà non mi hanno mai lasciata, anch’io sento il bisogno di fare qualcosa che mi faccia sentire bene (basta sperimentare e provare), anch’io trovo utile specializzarmi su un qualche argomento, tipo quello che ad un certo punto suggerisce lui. Del resto, non si può star dietro a tutto.